lunedì 20 febbraio 2012

Facciamoci spazio! Carnevale al Cep

Pisa - Vistosi negare la concessione di uno spazio pubblico da Comune e circoscrizione, ed addirittura di uno spazio in affitto, per poco chiari cavilli burocratici, il Comitato di quartiere Cep ha comunque svolto la festa di carnevale occupando il giardino della ex-polveriera; enorme partecipazione del quartiere sia alla festa che all'assemblea che l'ha seguita.
Mai il problema della mancanza di spazi sociali si è manifestato in maniera così evidente nel quartiere del Cep. Da una parte le varianti urbanistiche che stanno espropriando e distruggendo uno degli ultimi spazi veramente vissuti dalla popolazione, i campini sui cui stanno costruendo delle nuove abitazioni; dall'altra l'assoluta impossibilità da parte dei cittadini di accedere a spazi pubblici (numerosi quelli inutilizzati), e spesso anche quelli privati vengono concessi in maniera poco chiara.
Alla fine anche una semplice festa di carnevale si è dovuta sostenere sull'occupazione di una piazza, visti i ripetuti dinieghi della pubblica amministrazione e l'improvviso dietro front dei gestori di uno spazio per cui sarebbe stato versato un affitto.
La partecipazione non ne ha risentito, complice anche il bel tempo, e decine e decine di persone hanno affollato il giardino di fronte all'edificio della ex polveriera. Costumi, giochi, cabaret, musica, ma anche striscioni e volantini, la presenza dello sportello del Progetto Prendocasa e degli occupanti della tendopoli di Piazza Dante; e di nuovo, come già era successo ad halloween, il quartiere ha mostrato la sua recettività ed il bisogno di momenti di aggregazione reale come questo.
Alla festa è seguita un'importante assemblea dove tanti abitanti hanno potuto prendere parola per denunciare i problemi di vivibilità che ogni giorno subiscono sulla propria pelle; non solo la mancanza di spazi, ma anche gli sfratti e i problemi abitativi, la disoccupazione e la precarietà, l'abbandono più totale da parte delle istituzioni.
Questa sfiducia sempre crescente, questa svalutazione delle vite delle persone, portano in sè però il seme del riscatto sociale; solo confrontandosi e organizzandosi, come sta iniziando a fare il comitato, queste tensioni possono tramutarsi in armi per ribaltare la crisi.
FONTE: http://www.infoaut.org

sabato 11 febbraio 2012

CARNEVALE - sabato 18 febbraio


                              
Programma della giornata:

>>>>>Dalle 15.00 alle 18.00 maschere, sfilata, giochi e merenda per bambini
>>>>>Ore 18.30 presentazione del comitato con video- interviste sulle problematiche del quartiere
>>>>>Ore 20.00 apericena e a seguire dj set fino a 00.00
Per tutto il pomeriggio sarà allestito lo sportello per il diritto alla casa

Il carnevale
Più volte i cittadini del quartiere hanno provato a chiedere tramite raccolte firme e altre forme uno spazio adibito per le loro esigenze, per organizzare eventi per bambini e non solo; ma sembra che questo non rientri negli interessi dell' amministarzione comunale. Anche per l'organizzazione del carnevale alcuni abitanti del quartiere hanno provato a chiedere una piazza, ma non gli è stata data.
Per questo, ancora una volta organizzandoci per conto nostro, abbiamo pensato di realizzare per sabato 18 il carnevale al Cep, nello spazio Turis Campo Calcietto, U. Giordano.
Di nuovo, questa sarà una giornata dove oltre a divertirci e giocare, grandi e piccini, potremo discutere, confrontarci e fare proposte sulle problematiche del nostro quartiere e della nostra città e su come affrontarle.
Vogliamo che quella giornata sia sentita da tutto il quartiere e non solo per iniziare ad unirci e confrontarci.


GLI SFRATTI:



Nel nostro quartiere oltre alla mancanza di spazi di socialità forte è l' emergenza abitativa che si manifesta con l'aumento degli sfratti, non solo da case di privati ma anche da quelle popolari.
Da alcuni mesi nella nostra città il problema degli sfratti è diventato un fenomeno di massa. A causa della disoccupazione e degli stipendi da fame, sempre più famiglie non riescono a reggere le mensilità di un affitto, e rischiano di finire in mezzo ad una strada.
Anche l'Apes, che gestisce gli alloggi popolari e che dovrebbe tutelare il diritto alla casa per i più poveri, sta attuando una gestione dedicata al profitto e basata su minacce ed esecuzione di sfratti.
Siamo sempre più sotto attacco: completamente abbandonati dalle istituzioni e senza nessun supporto da parte dei servizi sociali.
Il problema degli sfratti chiaramente non è soltanto nel quartiere Cep, ma in tutta la città; per questo come comitato di quartiere, insieme ad altre famiglie in difficoltà abitativa e a persone solidali, giovedì 26 gennaio ci siamo recati nel quartiere di Sant'Ermete, dove dovevano essere eseguiti due sfratti da parte dell'Apes. In quella situazione abbiamo deciso di realizzare un picchetto in piazza, volantinando, appendendo striscioni e parlando con le persone del quartiere, di cui la maggior parte ha espresso solidarietà agli sfrattati, e ci ha raccontato di avere altri problemi con la casa (sfratti, sovraffollamento, umidità...); alla fine all'arrivo dell'Apes e dell'ufficiale giudiziario siamo riusciti ad ottenere due rinvii!
Non dobbiamo più attendere l'ufficiale giudiziario intimoriti e rinchiusi nelle nostre case, sperando in un rinvio di qualche mese, ma dobbiamo organizzarci e lottare, dando una risposta forte e decisa al dramma degli sfratti e dell'emergenza abitativa!
Reclamando il blocco degli sfratti, l'assegnazione immediata di tutte le case popolari vuote ed un freno allo strapotere dei grandi palazzinari. La casa è un diritto non una merce!

IL NOSTRO SITO: http://cep-informa.blogspot.com

IL CORRIERE DEL QUARTIERE


L'informazione libera a cura del Comitato di Quartiere CEP – 03/02/2012


Il comitato
Da più di un anno giovani disoccupati, precari e famiglie del quartiere si stanno organizzando per creare eventi di socialità che oltre all' aspetto ludico e ricreativo vanno a mettere in evidenza le problematiche che ogni giorno ci viviamo.
Per chi al cep c'è nato e ci vive, sempre di più è evidente come l' amministrazione comunale, pur di soddisfare interessi finanziari, con varianti urbanistiche e speculazioni, non si preoccupi di buttare fuori famiglie dalle case e distruggere quei pochi spazi di socialità rimasti (come i campini); tutto questo chiedendo ancora una volta di fare sacrifici.
Noi non possiamo più permettere che tutto questo vada avanti, i sacrifici che ci chiedono di fare non fruttano risultati ma anzi accelerrano il nostro impoverimento.
Siamo stanchi di subire in silenzio o vivere la disperazione di aver perso il lavoro, essere sfrattati di casa, non riuscire ad arrivare nemmeno alla seconda settimana del mese per chi ha uno stipendio; vogliamo vivere dignitosamente, vogliamo dare ai nostri figli tutto quello che meritano e per farlo dobbiamo lottare contro tutti quelli che ce lo impediscono. Chi dice che in questo momento siamo tutti sulla stessa barca, ci sta imbrogliando: una famiglia sotto sfratto non è uguale ad uno speculatore che possiede cento case, un operaio in cassa integrazione non è uguale ad un politico che ottiene stipendi milionari soltanto stando seduto su una poltrona!

Pisa fra centro e periferia


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