giovedì 17 novembre 2011

17/11/11

17/11/11 Anche da Pisa parte il corteo della giornata dello studente Okupy Pisa , con questa pagina cercheremo di fare una breve scaletta in ordine della giornata di oggi.
Alle ore 10:00 Il corteo parte da piazza San Antonio e si dirige verso piazza guerrazzi bloccando tutto viale Bonaini.

Oltre agli studenti sono presenti una parte di ragazzi del quartiere popolare CEP che come da comunicato sono in piazza e saranno sempre in piazza.

Il corteo arriva sotto l'Inps "l'inps è nostro, nostro è il welfare, la polizia continua a difendere speculatori e banchieri"e cori e slogan contro Monti "SMontiamoli" Il debito non è nostro e noi non lo paghiamo... attaccato uno striscione sul tetto dell'edificio.

 
 Il corteo prosegue verso ponte della fortezza con lo slogan "noi il debito non lo paghiamo".

Arrivati di fronte alla sede del CEPU con lo slogan "scuola classicista prima della lista" si contestano le riforme che permettono il finanziamento delle scuole private.

Il corteo arriva alla sede di Unicredit Banca al grido di " Non paghiamo il debito creato da banchieri e poteri forti" , raggiungendo infine il presidio dei Cobas stanziandosi sul ponte di mezzo, presente anche una delegazione del comitato dell'acqua.

Sul ponte di mezzo si svolge un assemblea generale con tutti i manifestanti :
"Creeremo noi la vera alternativa , riprendiamoci ciò che ci hanno tolto".

Finita l'assemblea il corteo riprende ,  si decide di occupare uno spazio ,

Tra piazza Carrara e piazza Garibaldi  inizia ad alzarsi un fumo provocato dai fumogeni dei manifestanti e si occupa la sede BNL della piazza, sede ormai sfitta da tempo.
Da qui Okupy Pisa , con un assemblea , prende voce e alle finestre viene attaccato lo striscione del nostro quartiere.
Nello spazio occupato assemblee e scambio di opinioni sulla questione della scuola  , del debito creato dalle banche , e della crisi che in momenti come questi colpisce solo classi già disagiate.
Continua cosi l'occupazione dello stabile di via la Pergola , studenti , operai , disoccupati  e precari si scambiano opinioni e con l'assemblea si cerca di restare uniti , una grande dimostrazione simbolica di come organizzarsi e prendere voce sia fondamentale per riscattarsi , infatti questi sono gli unici modi che abbiamo per fare paura a una classe politica che ci "fotte".
Alziamoci in piedi e lottiamo , niente deve più farci paura , dobbiamo lottare per ciò che riteniamo giusto , sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli non l'inverso , è il momento di scrivere la storia.

Davide


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